Buonasera GenitoriInCorso, ho un figlio adolescente hikikomori. Si leggono articoli interviste, stime, censimenti, disamina dei sintomi/segnali ecc. ecc. ecc. ecc. ma c’è qualcuno che a parte discorsi e conteggi che se ne fanno ha capito se esiste un modo per rientrare in contatto con queste persone così delicate, per aiutarle a ri-uscire dalle tane? Quale “tasto” premere più o meno intensamente per incoraggiarli a fidarsi e fargli venire la voglia di provare a riaffacciarsi nel mondo “fuori”?Come caspita si fa a parlare di sedute di psicoterapia quando gli itinerari più “esterni” di un hikikomori vanno dalla camera al bagno e dalla camera alla cucina quando nessuno è in giro e soprattutto secondo loro non hanno bisogno di alcun aiuto? Grazie. Madre stremata.
